Dai bnkr44 a Tananai, passando per Geolier e Ultimo

La mia top 3 musicale di aprile

Chi ha fatto la differenza in questo aprile 2024?

MA CHE IDEA – bnkr44 feat. Pino D’Angiò

Non c’è niente da fare: è fine aprile e dobbiamo di nuovo tornare sul palco dell’Ariston. È il 9 di febbraio e uno dei gruppi punk emergenti della scena contemporanea riesce a coinvolgere uno dei cantautori italiani più eccentrici della nostra storia: nel 1980, con Ma quale idea, Pino d’Angiò è stato uno dei primi a riuscire a fondere il funk e il rap. Con una buona dose di autoironia, raccontava un goffo ma convinto tentativo di approccio in discoteca. Oltre quarant’anni dopo, ha accettato la sfida dei bnkr44.

Il brano si apre con qualche nota del pianoforte, ma poi si apre subito alla dance. La rivisitazione è contrasto e amalgama allo stesso tempo: se quarant’anni fa Pino D’Angiò cantava in maniera impostata, proprio in linea con l’immagine di un uomo sicuro di sé, i bnkr44 giocano e si divertono; se negli anni Ottanta si provava a conquistare la ragazza con un po’ di “whisky”, oggi si sceglie di “pagarle due drink”. Ciò che, invece, c’era e c’è, è il linguaggio assolutamente informale, capace di avvicinare il pubblico alla musica. Certamente, l’informalità degli anni Ottanta non è la stessa degli anni Venti del XXI secolo: i bnkr44 riscrivono la seconda strofa:

“So che una come lei da me vorrebbe le stelle

però non sa che sono un perdente”

Tutto funziona, perché, nonostante l’importante differenza di età, ad accomunare le due parti del connubio è la capacità di ridere, di scherzare e di divertirsi: se Pino d’Angiò dovesse lasciare un’eredità, la lascerebbe a loro.

I bnkr44 e Pino D’Angiò nel videoclip di Ma che idea

Oltre al merito di aver riportato in auge un gran pezzo di passato, è un gruppo che, a propria volta ne genererà tanti altri che la canteranno e balleranno insieme per tutta l’estate.

Veleno – Tananai

Tananai ha dato tanto al panorama musicale italiano negli ultimi due anni. Artisticamente ha due anime: da un lato quella più scherzosa e orecchiabile di Sesso occasionale e Baby goddamn, dall’altro quella più intima e ‘lenta’ di Abissale e Tango; in Veleno, prevale ancora una volta la seconda.

Quando un artista canta col sorriso, sulle labbra e nell’anima, l’orecchio umano lo percepisce. È la lingua del pop che si mescola a un linguaggio autentico, semplice, proprio per questo incredibilmente diretto e rappresentativo della nostra generazione. Con il suo ultimo singolo, parla del primo approccio tra un ragazzo e una ragazza. Un racconto intimo, delicato e rispettoso.

Tananai nel videoclip di Veleno. Fonte: YouTube

Tananai, da uomo, prende in giro lui, con un’interessantissima simmetria per la quale “stranamente non ricorda”, e lei, di conseguenza, “ovviamente non ci casca”. E a questo punto, con una delicatezza incredibile, ci viene raccontato probabilmente un bacio: “belle labbra”, ma “tra parentesi”. Lei, però, si chiede “ti immagini se ci hanno visti”?

La risposta è semplice, ma bellissima:

“Preoccuparsi di quello che pensano gli altri […]

è compito degli scacchisti”

L’ultima poesia – Geolier feat. Ultimo

Sono due degli artisti più seguiti degli ultimi anni. Hanno in comune la consacrazione al Festival di Sanremo, all’interno del quale entrambi hanno sfiorato la vittoria. Il 22 marzo è uscita L’ultima poesia, frutto della collaborazione tra Geolier e Ultimo, che hanno deciso di unire i loro mondi: in questo caso, è Niccolò Morriconi che – dopo aver cantato nel suo dialetto romano in Fateme canta’ – prova ad avvicinarsi al napoletano di Emanuele Palumbo. Come in I pe’ me, tu pe’ te, torna ancora una volta il tema di un amore difficile, complicato.

Ultimo e Geolier nel videoclip de L’ultima poesia, Fonte: YouTube

Stare insieme è insieme sinonimo di vivere e di soffrire, perché ogni abbraccio è una catena all’anima; si cerca l’altra persona solo perché non si vuole restare soli,

“Ma staje sola pur si staje cu’mmé”

L’arrangiamento però è minimale, delicato: il tormento è tutto relegato alle loro parole, alle loro voci, al loro racconto, che disegna la musica e diventa musica esso stesso.

Non c’è chi predomina sull’altro: Emanuele è Geolier e Niccolò è Ultimo, ma la fusione è estremamente interessante ed efficace.

Una replica a “Dai bnkr44 a Tananai, passando per Geolier e Ultimo”

  1. La canzone di Pino D’Angiò è stata rifatta anche dai Flaminio Maphia: ti ricordi la loro cover?

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