Tre canzoni da ascoltare il 23 settembre

Bruce Springsteen – Born in the USA

Tanti auguri al boss!

I had a brother at Khe Sahn
fighting off the Viet Cong

Born in the USA parla degli effetti che la guerra del Vietnam ha avuto sugli abitanti degli Stati Uniti, costituendo anche una dedica agli amici di Springsteen che hanno combattuto. Spesso viene confuso come un pezzo patriottico, tanto che lo stesso Ronald Reagan gli chiese di poterlo impiegare all’interno di uno dei suoi discorsi: nonostante il rifiuto del cantautore statunitense, la canzone viene utilizzata all’interno della campagna per l’elezione del presidente. A questo punto, Springsteen si è così espresso:

“I think people have a need to feel good about the country they live in. But what’s happening, I think, is that that need – which is a good thing – is getting manipulated and exploited”

Fonte: Rolling Stone

David Bowie – Heroes

Proprio il 23 settembre del 1977, David Bowie incideva Heroes. Veniva da un periodo non semplice, nel quale stava abusando di alcool e cocaina. Una volta trasferitosi a Berlino, compone il brano.

I can remember
standing, by the wall
and the guns shot above our heads

Due amanti si baciano nei pressi del muro, in mezzo al rumore delle pistole e degli spari, con la speranza di poter essere eroi, almeno per un giorno.

Se piovesse il tuo nome – Elisa

Il 23 settembre 2018 Elisa è il brano più ascoltato in radio.

Ma senza te chi sono io?
Un mucchio di spese impilate

Scritto da Calcutta – col quale è stata incisa un’ulteriore versione, è uno dei brani più apprezzati dell’artista triestina, che raramente ha cantato canzoni scritte da altri: «solo quelle che mi sono entrate dentro». Non sarebbe potuto essere altrimenti, con un brano così intimo e delicato, perfettamente in linea con la sua personalità artistica e non.

Lascia un commento