Principessa – Marco Masini
Nel 1964 a Firenze nasceva un uomo destinato a diventare una delle penne e delle voci più viscerali nella storia della musica italiana.
Tanti auguri a Marco Masini per i suoi 60 anni!
L’artista a vissuto alti e bassi nella sua carriera, soprattutto a causa delle critiche ricevute per i suoi testi cupi e malinconici. Questo ha avuto un impatto negativo sulla sua carriera, portandolo a ritirarsi temporaneamente dalla scena musicale nel 2001. Per fortuna, ha avuto la forza, il coraggio e la passione di tornare sulla scena musicale negli anni successivi!
Principessa è un pezzo del 1995. Masini scrive questa canzone in seguito a una lettera ricevuta da una sua fan, a testimonianza del fatto che i suoi testi cupi e malinconici hanno dato modo al suo pubblico di rispecchiarcisi! È un racconto crudo, ma nasconde un messaggio di speranza che vale la pena di scoprire.
Margherita – Riccardo Cocciante
Margherita rientra tra i brani più intensi e viscerali di Riccardo Cocciante. È stato pubblicato il 18 settembre del 1976 ed è rimasto per dieci settimane di fila in testa alle classifiche in Italia; ha partecipato anche a “Un disco per l’estate”.
Mauro Luberti, coautore della canzone, ne ha sognato l’incipit della canzone alle 4 di notte e subito ha contattato Cocciante per dirglielo!
“Io non posso stare fermo con le mani nelle mani”
Il sale della terra – Ligabue
Il 18 settembre del 2013 Luciano Ligabue era in vetta alla classifica di EarOne.
Il testo della canzone è estremamente impattante e il suo significato è stato spiegato perfettamente da Ligabue stesso durante il concertone del 1 maggio 2023.
«Ho scritto un pezzo sugli effetti della droga più vecchia del mondo e la droga più vecchia del mondo non è chimica, ma è mentale: è la smania di potere. In genere chi più ne ha, più ne vuole, e spesso, come quasi un tossico, è capace di qualunque cosa, pur di non andare in crisi di astinenza. Però di fronte all’overdose di un certo potere e agli abusi di cui è capace, serve un altro potere: quello di far sentire la tua voce»


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