Tre canzoni da ascoltare il 16 settembre

Hanno ucciso l’uomo ragno – 883

“lui si lui era una star ma tanto non ritornerà”

Trentadue anni fa un brano destinato a diventare un vero e proprio inno generazionale raggiungeva la vetta delle classifiche italiane: era il 1992, e il duo composto da Max Pezzali e Mauro Repetto, mescolando pop e rock per parlare di vita quotidiana, si prendevano una bella soddisfazione, vedendo Hanno ucciso l’uomo ragno ottenere un’ottima risposta da parte del pubblico.

Il brano, però, non è nato tanto facilmente: la musica e le parole non venivano proprio agli 883! A quel punto, usciti dalla cantina nella quale stavano incidendo il pezzo, sono andati a prendere un panino pancetta e tabasco! Ma ancora non riuscivano a trovare ispirazione… finché a cena, seduto davanti al minestrone della mamma Max Pezzali ha detto:

“hanno ucciso l’uomo ragno, chi sia stato non si sa

È ancora oggi considerato uno dei pezzi più rappresentativi della musica italiana degli anni ‘Novanta ma, di fatto si tratta di uno di quei brani che sostanzialmente non invecchiano mai! E lo stesso vale per gli 883, che sono sicuramente uno dei gruppi musicali simbolo di tutti coloro che in quegli anni vivevano l’adolescenza, vista la loro capacità di raccontare la vita di quella generazione.

Hanno ucciso l’uomo ragno, tratta dall’album omonimo, ha segnato l’inizio del successo degli 883… insomma, buona la prima!

Ringo Starr – Pinguini tattici nucleari

Trent’anni fa, ad Alzano Lombardo, in quel di Bergamo, nasceva il cantante di una delle band che più ha spopolato negli ultimi anni, grazie alla capacità di conquistare il pubblico grazie a melodie che non se ne vanno dalla testa e a testi semplici e quotidiani, ma che sanno scavare in profondità.

Tanti auguri a Riccardo Zanotti dei Pinguini Tattici Nucleari!

Noi del grande pubblico li abbiamo conosciuti quattro anni fa, durante la settantesima edizione del Festival di Sanremo, con la canzone Ringo Starr. Molti si aspettavano un brano più tradizionale e più sanremese. I Pinguini Tattici Nucleari, invece, fieri e sicuri nonostante fosse la prima volta sul palco dell’Ariston, riuscirono a sorprendere tutti con un pezzo frizzante e ironico.

“In un mondo di John e di Paul io sono Ringo Starr”

Questo uptempo super coinvolgente ha, però, un significato (neanche tanto) nascosto: quando si parla dei Beatles,tutti conosciamo bene (giustamente!) John Lennon e Paul McCartney… ma anche Ringo Starr è un batterista straordinario e degno di menzione!

Ciò che più conta, è il fatto che ognuno di noi può essere Ringo Starr: tutti coloro che nella vita, in una relazione o al lavoro non sono sotto i riflettori, ma fanno comunque la differenza!

Problem – Ariana Grande

“I know you’re never gonna wake up

I gotta give up”

Dieci anni fa esatti, Ariana Grande fa debuttava alla numero 1 negli Stati Uniti con il suo secondo album, My everything.

Il disco conteneva, tra le altre Problem, la canzone che le ha aperto finalmente le porte del successo nel nostro Paese – quantomeno, dal punto di vista musicale, visto che era stata una piccola stella in alcune serie tv!.

Subito il duetto con Iggy Azalea – coautrice del pezzo – ci ha fatto sentire la sua super estensione ed estrema padronanza… Ariana con la propria voce può fare tutto quello che vuole!

La giovane artista, tuttavia, era piuttosto ansiosa prima dell’uscita di Problem. A ben vedere, in effetti, il brano è costruito ‘al contrario’: è acuto e potente nelle strofe, mentre il ritornello è quasi sussurrato.

Cara Ariana, ti sarai sicuramente tranquillizzata, visto che su iTunes, in soli 37 minuti, hai raggiunto la vetta negli Stati Uniti!

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