Altrove, il nuovo album di Ultimo

“Poi arriva un ragazzo da Roma con il suo pianoforte, a cantare di ricerca interiore, di amore, di fine, di inizio, però con le parole di uno di venticinque anni e non di uno di quaranta che prova a che prova a far parlare di uno di venticinque anni e ha vinto tutto.

A me Ultimo m’ha consolato, mi ha fatto pensare che la musica non è morta”

Tiziano Ferro a Vanity fair

Venerdì scorso è uscito Altrove, l’ultimo l’album di Niccolò Moriconi, nome vero di Ultimo. È un disco che sembra raccontare un ragazzo entrato in una sorta di stato di serenità interiore, che crede che tristezza e felicità facciano parte delle nostre esistenze in ugual misura. In questa nuova fase, il cantautore romano vuole farci sapere ancora di più quanto non disdegni affatto gli uptempo, o, in generale, gli arrangiamenti più leggeri, ai quali non dimentica mai di accostare, però, i suoi testi ricercati. Un’altra novità è l’inserimento del featuring Diluvio universale con Mezzosangue, artista romano che segue fin da piccolo e che lui stesso definisce un poeta; rompendo tutti gli schemi, Ultimo conclude il disco con un pezzo composto da due strofe senza ritornello e con solo l’accompagnamento della chitarra.

L’album ci è stato anticipato l’1 dicembre con l’uscita di Occhi lucidi, un’esplosione di suoni accompagnata dalla totale liberazione della voce. È una canzone dal sapore gioioso, tanto che nel videoclip lui e Maria Esposito – Rosa Ricci di Mare fuori – si abbracciano, giocano, si lanciano dei colori. Nello special irrompono ancora più incisivamente le chitarre e la batteria, per poi lasciare spazio alla distensione dei violini.

Ultimo e Jacqueline nel videoclip di Altrove. Fonte: YouTube

Il 10 di maggio, poi, è uscita Altrove; non è la prima volta che Ultimo chiede alla sua amata di portarlo in un altro posto: l’aveva già fatto nell’album Peter pan con Farfalla bianca (“ma ora ti prego mi porti al mare, qualsiasi posto purché sia altrove”) e in Colpa delle favole con Rondini al guinzaglio, all’interno della quale, praticamente in ogni verso della canzone, chiedeva di essere accompagnato in tanti posti diversi a fare tante cose diverse. Essendo la realtà per certi versi un po’ atroce, è meglio guardarla con gli occhi dell’altrove. Alla fin fine, però, Altrove nient’altro è che la bellissima narrazione di un amore, raccontato anche nel videoclip, per girare il quale Niccolò e Jacqueline su una barca, nel luogo del loro primo incontro: “stesso mare, diverse barche”.

E se nell’altrove dove vuole essere portato ci sono comunque “i miei testi”, ancora una volta Ultimo tiene a essere identificato con le parole della sua musica: non fa il cantautore, è un cantautore.

Se in Altrove c’è tanta luce, in Neve al sole inizia a intravedersi un po’ di buio, nel racconto di un amore che, esattamente come il ghiaccio al sole, si scioglie.

“Dove sei?

Perché non siamo rimasti ed hanno vinto i rimpianti?”

Il tiro più riflessivo fa un po’ da ponte tra la produzione precedente di Ultimo e questo nuovo lavoro, dove, ai testi sempre un po’ malinconici e romantici, sono affiancati degli arrangiamenti un po’ più leggeri. È il pezzo che gli trasmette più emozioni, una delle sue preferite del disco, tanto che, nonostante non sia stata pubblicata come singolo, è quella che ha scelto di anticiparci sui suoi social più volte nel periodo precedente l’uscita dell’album. Niccolò conosce bene la musica e sa usare bene le parole; se a prima vista, quindi, parrebbe una canzone tutt’altro che orecchiabile, il fatto che quasi tutti i versi giochino sulla stessa assonanza (“strade”, “rimane”, “lontane”, “case”, “mangiare”, “fase”, “frase”, “rimane”, “lame”, “schivare”, “dimenticare”) fa sì che sia impossibile non avere in testa la melodia del brano già dopo il primo ascolto (sì ragazzi, i musicisti bravi sanno farlo anche senza per forza scrivere un tormentone estivo…!).

Ultimo nel videoclip di Vieni nel mio cuore. Fonte: YouTube

È notevole il fatto che l’album si apra con “tu mi ricordi le cose che ho perso”; Lunedì ha un arrangiamento leggero, che mi ha subito ricordato il mood di Ipocondria del 2019. Sembrerebbe che la persona alla quale Niccolò si rivolge abbia deciso di porre fine al loro amore per ottenere la libertà; tuttavia lui le ricorda

“vivi ma tienilo a mente che chi non ama vive coi sogni a metà

Tutte le canzoni di questo album sono caratterizzate dall’utilizzo della voce non solo per cantare i testi, ma anche per ricercare dei nuovi suoni particolari. Entra a gamba tesa l’introduzione di Amore di strada, che sembra preannunciare un motivetto allegro. Tuttavia, il testo dice tutt’altro

“mi ricordo che dal freddo non muovevo la mia mano”

Ultimo riesce a scrivere una canzone intera con il racconto di solo due momenti, uno per strofa; durante il secondo “il tramonto era diverso” perché “era diversa la mia storia”. Ancora una volta, vige la regola per la quale quando una canzone ha un destinatario, tutto diventa più tangibile e autentico; così tanto che, anche le voci e i rumori alla fine del brano sembrano proprio provenire dalla “strada” cantata nel pezzo. Poi, nello special, prova a sperimentare il falsetto, non particolarmente presente nella sua produzione precedente.

Ultimo. Fonte: YouTube

Anche in Quei due innamorati c’è chiaramente qualcuno cui ci si rivolge. È un brano dall’arrangiamento minimale, con la musica che entra senza quasi farsi sentire. È il racconto delicato di un amore finito, che non nasconde, però, il turbamento interiore provocato (“sto cadendo giù a picco verso me). Sembrerebbe che a porre fine alla storia sia stata la differenza di priorità.

“Io devo morire un po’ per potermi sentir vivo come tu vuoi […]

e tu, tu c’hai bisogno di amore, io c’ho bisogno di te

Quando saremo vecchi è il brano più interessante, perlomeno per quanto riguarda il testo: ci si proietta nel futuro, ma sembrerebbe che le consapevolezze menzionate siano già reali nel presente. Ultimo ha la capacità di portarci ‘fisicamente’ nei luoghi dove concretamente ha passato i momenti più importanti della sua vita. In questo pezzo non può fare a meno di riferirsi al “muretto” sul quale lui da ragazzino passava il tempo con i suoi amici; il suo legame con quel posto è talmente viscerale che crede di sapere già da ora quali saranno i discorsi che i ragazzi del futuro faranno sedendosi lì sopra.

Forse perché sono gli stessi che faceva lui.

Una replica a “Altrove, il nuovo album di Ultimo”

  1. […] è il singolo che Ultimo ha pubblicato per anticipare l’album omonimo. C’è tanto amore vero dentro questa canzone, quello per Jacqueline, sua compagna di vita da […]

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