Le sorprendenti esibizioni di Wax, Aaron e Isobel. L’uscita trionfale di Ramon.
Ormai siamo agli sgoccioli: mancano tre puntate alla finale, i ragazzi sono sempre meno e la competizione è sempre più concitata. Sabato ne abbiamo avuto la conferma: non tanto tra i concorrenti, che, a parte qualche sfuriata settimanale, sembrano aver trovato una quadra anche nella vita di tutti i giorni, quanto tra i professori, ormai da qualche anno protagonisti di non secondaria importanza all’interno del programma. Mi riferisco ovviamente ad Alessandra Celentano ed Emanuel Lo che, guanti di sfida o meno, non perdono l’occasione di punzecchiarsi a vicenda, a volte anche con qualche parolina di troppo.
Per quanto riguarda i ragazzi, invece, devo dire che, con mia piacevole sorpresa, sabato sera alcuni di loro ci hanno mostrato qualcosa di nuovo. Primo su tutti Wax, che, sempre super energico e ‘prepotente’, ci ha fatto vedere il suo lato più dolce e delicato in Non voglio mica la luna, rimanendo comunque un coinvolgente padrone della scena (anche se, a mio avviso, sarebbe stato ancora più incisivo senza autotune).

Per quanto riguarda Ti regalerò una rosa, invece, credo sia l’esibizione migliore che abbia fatto da quando è entrato nella scuola: può piacere o non piacere, ma questo ragazzo scrive bene e ha una capacità comunicativa veramente degna di nota, anche in un brano insolito e scomodo come questo di Cristicchi.
Anche Aaron mi ha stupita con Be the one: è riuscito a portare sul palco un brano di Dua Lipa, una donna che mette il 100% della sua femminilità in tutto quello che fa. Sulla carta era quanto più distante dal suo mondo, ma lui l’ha interpretato in una maniera assolutamente nuova e personale, realizzando una performance completa della sua presenza scenica e della sua voce potente.

E infine Isobel, che di solito porta in scena delle coreografie molto energiche e accattivanti, ci ha rivelato il suo lato più emotivo in Che sia benedetta; ha portato a termine la coreografia letteralmente in lacrime, ma senza perdere controllo e precisione. Anzi: se possibile, ha messo ancora più forza del solito.
Tutto questo lascia ben sperare per quanto riguarda quello che possiamo aspettarci di vedere in più in futuro, ipoteticamente.

Ciò che invece è certo, è il fatto che, fino alla fine del programma, non vedremo più nessuno danzare sulle punte.
Sabato sera è uscito uno dei fuoriclasse di questa edizione. Vi ho già raccontato in passato di quanto io, soggettivamente, negli ultimi anni mi sia convertita completamente alla danza classica. Ma qui stiamo parlando di un’eccellenza che va decisamente oltre il mio gusto personale.
Prima di entrare ad Amici, Ramon aveva ballato al Teatro alla Scala e al Teatro degli Arcimboldi; aveva già avuto diverse esperienze all’estero, tra cui l’importantissimo Prix de Lausanne, durante il quale è riuscito ad arrivare fino in semifinale. Il suo curriculum sembrerebbe parlare da solo, ma, nonostante questo, non ha fatto in tempo a entrare nella scuola che si è ritrovato due insufficienze da parte di Raimondo Todaro ed Emanuel Lo. Da questi ultimi durante questi mesi si è dovuto sentir dire che era ‘solo’ tecnica, che era bravo ‘solo’ nel classico, che portava in scena sempre e ‘solo’ variazioni… ‘Solo’!? Davvero!? Non ci dobbiamo dimenticare che, a causa delle dinamiche televisive, i ballerini non hanno modo di scaldarsi prima delle esibizioni come avviene normalmente durante gli spettacoli. In più, il palco del serale non è esattamente l’ideale per un danzatore: è scivolosissimo, ne abbiamo avuto testimonianza nell’esibizione sulle note di Traviata, durante la quale Ramon ha saputo però proseguire come se nulla fosse accaduto. Insomma, è un bello svantaggio per i danzatori in generale, ma decisamente maggiore per chi porta in scena pezzi di repertorio.

Come se non bastasse, sabato sera gli è stato chiesto di fare qualcosa di più ‘sconvolgente’. Che coraggio. E sia chiaro che io stimo tantissimo Malgioglio: è un grandissimo paroliere che conosce l’arte. È essenziale anche dal punto di vista televisivo, con le sue battute puntuali e le sue parole taglienti; ma dire a Ramon che dovrebbe fare qualcosa di ‘straordinario’ (come se non lo fosse già tutto quello che fa) è al limite dell’eresia.
Anche perché, come si ritiene offensivo rivolgersi a una ragazza di 18 anni definendola una ‘gattina’, non lo è anche paragonare uno di 21 a un giradischi rotto? Anzi, è anche peggio, perché nel secondo caso non si va a toccare solo la persona o il ballerino in maniera generale, ma anche tutti gli anni di lavoro e di sacrificio per girare in QUEL modo, per saltare in QUELLA maniera, per avere QUELLA padronanza. E non c’è bisogno di essere esperti di ballo (io per prima non lo sono) per comprendere la difficoltà di tutto ciò.
Poi, diciamocelo, è vero che Ramon è entrato già meraviglioso, ma ha fatto anche tantissimi passi avanti. Per notarlo basterebbe vedere la sua ultima esibizione sulle note de Le tasche piene di sassi: non c’era solo una precisione chirurgica, ma tanto cuore e tanta dolcezza, leggibili non solo sul suo viso, ma anche nella sua leggiadria. Ha preso tutto il suo dolore e l’ha messo sul palco, mostrandocelo coraggiosamente e generosamente.
Anche dal punto di vista mediatico, è stato un’icona pazzesca, dalla lingua tagliente e la risposta pronta. E non solo nei confronti dei suoi detrattori: spesso gli è capitato di discutere anche con la sua maestra, la quale, se dal punto di vista artistico l’ha sempre difeso fin dal primo giorno, non ha mai mancato di redarguirlo ogni volta che l’ha trovato un po’ sopra le righe. Ramon è un ragazzo educato, sì, ma che non si fa mettere i piedi in testa da nessuno, grazie sia al suo carattere sia al fatto che conosce già benissimo la danza.

Amici, come Maria ricorda spessissimo, è un programma televisivo e uscire prima o dopo rispetto agli altri non denota necessariamente minor talento o capacità. Quindi ragionamenti del tipo “Meritava di uscire questo piuttosto che quello” spesso lasciano il tempo che trovano. Ne è la testimonianza il fatto che la Complexion contemporary ballet ha notato Ramon e ha deciso di offrirgli un’ opportunità importante.
Ah, non so se avete notato la sottigliezza: Ramon non ha ricevuto una borsa di studio (che sarebbe già assolutamente onorevole per un ragazzo così giovane) ma un contratto di lavoro.
Continuino pure a dire tutto quello che vogliono: lui dentro la scuola era un passo avanti rispetto a tutti gli altri.

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