Amici 22; la seconda puntata del serale

I duetti di Isobel, Alessio e Mattia, Wax e Federica. Qualche considerazione sulle eliminazioni di Piccolo G e Gianmarco

Un paio di sere fa, mentre si avvicinava (ahinoi) il momento in cui dall’1.59 sarebbero diventate le 3 di notte, su Canale 5 andava in onda la seconda puntata del serale di Amici. Questa fase del programma, si sa, riserva sempre delle sorprese particolari: complice sicuramente anche la divisione in squadre, i ragazzi hanno modo anche di cimentarsi anche in duetti e passi a due. E sono proprio le esibizioni di questo tipo che mi hanno maggiormente colpita nella serata di sabato.

Il primo passo a due su cui vorrei soffermarmi, però, non vede coinvolti due dei ragazzi in gara, bensì un’allieva e un professionista. Mi riferisco all’esibizione di Isobel insieme a Sebastian. Considerata una delle candidate alla vittoria della categoria ballo, Isobel è senza dubbio una delle preferite dal pubblico, dalla giuria e dai professori. Questa è un po’ una lama a doppio taglio, perché da un lato fa sì che venga schierata molte volte nel corso di ogni puntata, il che è senza dubbio un toccasana per la visibilità; dall’altro aumenta anche il rischio di risultare ripetitivi.

Per quanto sia sempre veramente forte e bravissima, durante il primo appuntamento del serale ho trovato che non abbia dato tutto quello di cui è capace; sabato sera, invece, mi è sembrata in perfetta forma. In Amore disperato è riuscita a essere giocherellona, ironica e sincera allo stesso tempo. È stata assolutamente all’altezza di un professionista come Sebastian (al quale gridiamo un fortissimo ed entusiasta Bentornato!); pur non potendo stare a contatto causa normative Covid, sono riusciti a risultare quasi un corpo solo. E il movimento di Isobel in questa coreografia è stato veramente pazzesco; quando balla gioca, si diverte e risulta una danzatrice davvero coinvolgente e trascinante.

Isobel e Sebastian. Fonte: Witty TV

Riuscirà a stupirci ancora durante tutta la durata del serale? Io aspetto di vedere ancora qualcosa di più da lei, anche perché la credo veramente capace di farlo.

Rimaniamo su Isobel, ma soffermiamoci stavolta sul suo passo a due con Gianmarco. Sono una ballerina di modern e un ballerino di hip-hop, ma nessuno dei due mi è sembrato fuori luogo nell’eseguire la stessa coreografia, all’interno della quale sono stati davvero complici e fluidi. Ognuno dei due ha messo il proprio e lo ha fatto bene, sincronizzandosi benissimo con l’altro sia dal punto di vista mentale che di danza. Entrambi durante tutto il loro percorso hanno spinto tanto su uno dei loro punti di forza, cioè l’espressività del viso e del corpo, sfruttata al massimo in Dancing in the moonlight.

Isobel e GIanmarco. Fonte: Witty TV

Eppure questo non è bastato per guadagnare il punto, perché dall’altra parte c’è stata una piccola bomba. Al di là di ogni convenzione, proprio come ci sono due uomini a interpretare Everybody needs somebody, così ci sono Alessio e Mattia a ballarci sopra. Sono stati una vera e propria botta di energia! Anche loro sono due ballerini di due stili diversi, l’hip-hop e il latino, ma si sono amalgamati benissimo ed erano proprio belli da vedere. In una serie di evoluzioni che sicuramente richiedono tanta forza e tecnica, si sono coordinati benissimo, unendo le loro peculiarità in un pezzo trascinante.

Alessio e Mattia. Fonte: Witty TV

Spero non sia il loro ultimo passo a due!

Per quanto riguarda il canto, credo invece che l’esibizione di Wax e Federica abbia veramente fatto la differenza. Wax aveva già espresso la sua felicità all’idea che nella squadra di Arisa ci fossero proprio loro due sicuramente la sua gioia era dovuta innanzitutto al fattore umano. A giudicare dall’interpretazione di Without you, però, sembrano funzionare parecchio insieme anche dal punto di vista artistico, già solo per come suonano insieme le loro voci. In più, ho trovato la loro performance davvero autentica. Certo, siamo pur sempre in televisione ed è ovvio che ci sia una “costruzione” dietro ogni esibizione dei ragazzi (basti guardare il pavimento ledwall che si apre a metà con una crepa e loro che si allontanano di conseguenza, o il fatto che abbiano deciso di iniziare uno di spalle all’altra con le schiene a contatto). Ma era chiaro come sentissero ogni parola della canzone e partecipassero con tutto il corpo alla performance, allargando le braccia e alzando le spalle.

Wax e Federica. Fonte: Witty TV

Veri, spontanei e sentiti, sono stati talmente forti insieme che sembrava qualcosa di più rispetto all’esibizione di due emergenti in formazione. D’altronde, hanno entrambi una forte capacità comunicativa: più emotiva quella di Federica e più incisiva e tagliente quella di Wax. Ed è proprio questo diverso modo di giungere allo stesso fine (a mio avviso, quello più importante per chiunque scelga di fare musica nella vita) che li rende forti insieme.

Senza dubbio, la mia esibizione preferita della serata.

Per quanto quest’anno io non sia particolarmente coinvolta, devo ammettere che le due eliminazioni di sabato sera mi hanno lasciato un po’ perplessa.

Piccolo G ha da un lato il suo fare stralunato e sibillino, dall’altro il suo stile particolare; sa bene come colpire. Non è immediatamente comprensibile: se ne sta in disparte e non è tra i primi a farsi notare. Poi inizia a esibirsi e si sente il suo timbro particolare, che sembra lasciare intravvedere una sorta di sofferenza nascosta. La sua creatività è forte, la sua scrittura particolare, incisiva. Interessante anche dal punto di vista delle produzioni musicali, probabilmente è quello che aveva gli inediti più forti in questa edizione del serale.

Piccolo G. Fonte: Witty TV

E poi Gianmarco, che rappresenta tutto quello che non ci si aspetterebbe, già solo per il fatto che ha deciso di sceglierlo la maestra Celentano (d’altronde, la danza è una, quella fatta bene). Non è il classico ballerino di hip-hop che sa di strada e si presenta con felponi e pantaloni larghi. Proprio per questo, desta interesse. È morbido, è fluido, è superespressivo grazie anche (ma non solo) al viso pazzesco che si ritrova. E poi è totalmente padrone del suo corpo: i suoi movimenti si leggono perfettamente, uno a uno.

Gianmarco. Fonte: Witty TV

In un’edizione in cui il talento non manca, ma servirebbe un pochino più di personalità, Piccolo G e Gianmarco erano tra gli elementi più interessanti e credo che, se fossero rimasti per più tempo, ci avrebbero mostrato ancora qualcosa di diverso.

Peccato, sì, ma per noi, che non potremo saperlo nei prossimi sabato sera di Canale 5; per quanto riguarda i diretti interessati, sono sicura che la loro unicità non potrà che giocare a loro favore, qualsiasi cosa faranno, dentro o fuori dal piccolo schermo.

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