I tormentoni dell’estate 2022

Da La rappresentate di Lista a Ultimo, la (mia) top 5 che ha fatto la differenza

Ogni anno, verso la fine della primavera, molti degli artisti italiani iniziano a pubblicare i brani che saranno destinati a rimanere in rotazione nelle grandi radio durante tutti i mesi successivi. Spotify e YouTube si attrezzano di conseguenza, creando apposite playlist contenenti i tormentoni estivi. Ogni volta che penso ad una qualsiasi estate della mia vita mi è ormai quasi impossibile non associarla alle canzoni e agli eventi musicali che l’hanno costellata. Proprio per questo oggi vorrei raccontarvi quelli che sono stati, secondo la mia opinione, i pezzi che hanno fatto la differenza in questa estate 2022.

Sanremo 2021. Amadeus scommette su una coppia sconosciuta al grande pubblico, ma molto rilevante nell’ambito della scena indie italiana. Questa scelta cambia di molto la vita artistica di Veronica e Dario, che finiscono per diventare, grazie ad Amare, tra i gruppi più forti del nostro panorama musicale. Quest’anno, dopo il grandissimo successo radiofonico e mediatico di Ciao ciao, sono usciti a giugno con Diva. È un pezzo che riesce a riunire tutte le loro caratteristiche principali: il loro sound, la bellissima voce di Veronica e la sua grinta che ha il vantaggio di poter essere sia sentita che vista. È trascinante, impossibile da non cantare ma anche da non ballare. Vogliono ribaltare tutti gli schemi, quelli che ci vogliono fragili a tutti i costi, per poter essere noi stessi all’ennesima potenza. Morale della favola? Non mi stressare, non mi dire niente.

La rappresentante di lista nel videoclip di Diva. Fonte: YouTube

Rimaniamo sempre a Sanremo, ma questa volta c’è lo zampino di Carlo Conti che, dopo averlo visto trionfare tra le nuove proposte l’anno precedente, decide di ammetterlo nel 2017 tra i Big. Decisione saggia, che porta Francesco Gabbani ad ottenere, nel giro di un anno, due vittore sul palco del Festival della canzone italiana. È un artista che mi piace sempre definire “geniale”, perché riesce a conciliare pezzi più lenti e romantici con brani più accattivanti. In questi ultimi, non solo mette in evidenza la sua grande conoscenza, ma sceglie di farlo attraverso accostamenti e giri di parole inaspettati e originali. Peace and love, scritto assieme a Riccardo Zanotti dei Pinguini tattici nucleari, ha tutte queste caratteristiche. Nel video musicale Francesco gioca a fare il cameriere e si diverte, per sottolineare il messaggio di un brano che è sì, leggero, ma allo stesso tempo ci invita a non pensare solo a noi stessi e ad essere pronti a fare un passo indietro, quando necessario, per provare a costruire una realtà più bella: alla fine del mondo chi sono non lo so, so solo che ti amo.

Francesco Gabbani nel videoclip di Peace and love. Fonte: YouTube

Si erano già incontrati artisticamente un paio di estati fa, quando avevano inciso Defuera con Marracash e DRD. Entrambi giovani ed entrambi ormai nelle playlist della Generazione Z, grazie ai grandissimi consensi che sono riusciti a guadagnarsi negli ultimi anni: Ghali ha permesso alla trap di ritagliarsi uno spazio consistente nell’ambito del panorama musicale italiano; Madame, durante la sua prima partecipazione al Festival di Sanremo 2021, nonostante la giovane età, non ha avuto nulla da invidiare a tutti gli altri big in gara. Pare mette fortemente in luce tutte le peculiarità delle loro identità artistiche, che si sposano benissimo tra di loro. Parlano di bullismo, ma dal punto di vista del bullo, del quale cercano di comprendere le ragioni. Non vogliono drammatizzare, ma Ghali, nello special, ci pone un interrogativo importante quasi urlandolo: da che parte è il cattivo? Chi sta dietro al mirino o chi porta il cattivo dietro il mirino?

Ghali e Madame nel videoclip di Pare. Fonte: YouTube

In questa mia classifica personale, ci sono due giovani artisti che per me sono fuori gara, vista la profonda stima e ammirazione con cui li guardo e li ascolto da ormai più di quattro anni. Anche loro devono tanto alle loro partecipazioni al Festival di Sanremo: entrambi sono “nati” lì e non hanno mai mancato di tornarci diverse volte, ottenendo sempre risultati buonissimi. Quest’anno è stato particolarmente fortunato per entrambi: uno è entrato ufficialmente nella lista dei pochi artisti italiani che possono vantare il superamento dei 100 milioni su Spotify con un solo brano, mentre l’altro è stato l’artista italiano più giovane ad essere riuscito a riempire gli stadi con oltre 600.000 spettatori. Ho scoperto sia Irama sia Ultimo nel 2018; sono rimasta subito colpita dal loro modo di scrivere, dalla passione che mettono nelle loro interpretazioni. Soprattutto, dall’immenso amore che hanno per quello che fanno: il primo lo chiama “determinazione”, il secondo “ossessione”. Vieni nel mio cuore e PAMPAMPAMPAMPAMPAMPAMPAM sono agli opposti, eppure entrambi sono stati passatissimi dalle radio, entrambi sono sopra i dieci milioni di streaming su Spotify ed entrambi sono ancora nella Top 50 di iTunes.

Credo che la forza di Filippo e Niccolò sia questa: pur essendo due giovani artisti diversi tra di loro, entrambi sono riusciti senza dubbio a costruirsi una fanbase fortissima. Allo stesso tempo, però, sono stati capaci di trovare un linguaggio, musicale e non, che permette loro di abbracciare anche tutte quelle persone che non ascoltano abitualmente la loro musica, ma che sono costrette a riconoscere che entrambi non solo hanno tanto da dire, scrivere, comporre e cantare, ma hanno anche capito come farlo molto bene.

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