Lo spettacolo di Elisa a Cattolica

Il Back To The Future Live Tour incanta l’Arena della Regina

Tutti, adulti e bambini, conosciamo i suoi successi, con i quali ci fa sognare da oltre vent’anni. L’amore del suo pubblico è tanto grande da averla resa una delle pochissime artiste italiane ad aver ottenuto il disco di diamante, complice sicuramente la sua capacità di scrivere non solo in italiano ma anche in inglese. Quest’anno, dopo il suo ritorno in gara al Festival di Sanremo con O forse sei tu, torna ad infiammare i palchi di tutta Italia con il Back To The Future Live Tour, all’insegna dell’ecologia e della salvaguardia del creato.

Sono le 21:30 del 19 agosto. Il cielo, che fino a poche ore prima sembrava prospettare una serata all’insegna della pioggia, decide invece di essere clemente e lasciarsi attraversare solo da qualche nuvoletta innocua. Mi guardo attorno e vedo le ultime persone in piedi che cercano il proprio posto all’interno dell’Arena della Regina di Cattolica. Poi le luci si abbassano, parte la musica, inizia la festa. Elisa sale sul palco piena di energia: da L’anima vola a Se piovesse il tuo nome ci accompagna in un percorso attraverso i suoi brani più fortunati ed apprezzati. Sicuramente non può mancare Luce, il brano che le ha regalato la vittoria al Festival di Sanremo 21 anni fa, nella veste che gli è stata data negli ultimi anni… Lo aspettavo! Non mi aspettavo invece Gli ostacoli del cuore che mi ha riportata indietro di ben sedici anni, quando da bambina lo ascoltavo guardando il videoclip dal salotto di casa… Mi ha emozionata parecchio!

Orgogliosa del suo pubblico, Elisa spesso ci invita a cantare con lei: questa lo so che la sapete! è stato il suo modo di introdurci Eppure sentire, dopo essersi seduta insieme alle sue amate coriste su dei bauletti dipinti da lei stessa insieme ad un suo tecnico, dei quali la parte dietro è quella venuta peggio! Quest’esclamazione mi ha ricordato quanto Elisa non sia solo un’interprete meravigliosa ed un’artista dall’anima delicata, ma anche una donna ironica ed estremamente divertente e divertita, come quando saluta tutti quegli spettatori che la seguono dai balconi e le finestre del palazzo antistante la piazza. Tutti noi presenti in arena, invece, siamo invitati sotto il palco non appena parte la base di Stay, perché vuole vederci tutti negli occhi.

Elisa nel videoclip di O forse sei tu. Fonte: YouTube

Elisa ci delizia anche con una cover, LA cover, quell’Hallelujah, con la quale incanta tutti noi intenti ad ascoltarla in silenzio. Il momento che riesce a creare è decisamente magico, come se interpretando questo pezzo avesse deciso di ritagliarsi un momento per trasportarci in una realtà altra, quella stessa che sta vivendo lei ad occhi chiusi, ignara, per il momento, della standing ovation che sta avvenendo. Ascoltare la sua voce dal vivo, poi, è stata un’esperienza nell’esperienza, grazie alla sua capacità di modularla come uno strumento perfetto in questo brano in maniera particolare, ma in generale durante tutto il concerto. Sono rimasta poi molto colpita dalla sua presenza scenica: ero abituata a pensarla come l’artista capace di racchiudere tutta se stessa dietro l’asta del microfono, per scoprire invece che questa è solo una delle sfumature di Elisa che corre, salta, balla e soprattutto si diverte tantissimo. Molte delle interazioni, ovviamente, sono con il suo Andrea, che da anni è al suo fianco sul palco, in studio e nella vita di tutti i giorni.

Il concerto si conclude con un pezzo dopo il quale, come lei stessa dice, non ci può essere nient’altro. È un regalo che le è stato fatto da parte di Luciano Ligabue una decina di anni fa e credo sia uno dei brani-cardine della mia generazione, destinato a diventare un evergreen per il messaggio d’amore racchiuso in esso e per la delicatezza con la quale viene raccontato ed interpretato. Lei stessa lo dedica, sì, a tutti i bambini, come nel videoclip ufficiale ha fatto con la sua Emma Cecile, ma anche a tutti i grandi, con l’auspicio che ognuno di noi, col tempo, impari ad andare avanti A modo tuo.

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