Il primo album di Albe

La leggerezza che non è mai superficialità

Alberto La Malfa, in arte Albe, è stato uno dei protagonisti della ventunesima edizione di Amici. Sempre allegro e divertente, ha conquistato subito la simpatia di tutto il pubblico e dei suoi compagni, ai quali è sempre stato vicino nei momenti di difficoltà. Portando sul palco la freschezza della generazione Z, ha dimostrato fin da subito di avere musicalmente tutte le carte in regola per inserirsi nel panorama musicale contemporaneo. Tutti i suoi inediti sono sempre stati apprezzati sia dal pubblico sia dalle diverse emittenti radiofoniche, diventando in breve tempo delle vere e proprie hit. Di lui sicuramente colpiscono il sound accattivante, probabilmente figlio anche della sua esperienza da dj, ed il suo modo di scrivere, che gli permette di raccontare in maniera scherzosa, semplice ma accattivante anche gli aspetti più spigolosi della vita di tutti i giorni. Ad un certo punto del percorso, però, abbiamo avuto modo di apprezzare anche la sua umanità più profonda, quella di un ragazzo fragile che ha dovuto fare i conti con il suo lato un po’ più bambino e forse non abbastanza responsabile, che lo portava ad essere disordinato sia in casetta che nell’animo. Ma Albe, da questo momento di down umano e artistico, ha saputo rialzarsi piano piano, dimostrando di aver compreso che sì, era necessario mettere la testa a posto, ma non doveva perdere il suo lato più bello, perché, come gli ha fatto capire Maria, leggerezza non è sinonimo di superficialità. Tornato più forte di prima, è riuscito a definire ogni giorno di più la sua personalità e la sua identità artistica, fino ad arrivare a guadagnarsi il pass per la finale.

Lo scorso 17 giugno è uscito il suo ep omonimo, Albe, nel quale sono contenuti tutti i brani che ci ha fatto conoscere nella scuola ed un pezzo inedito.

Millevoci è il brano con il quale Albe è entrato nella scuola, conquistando Anna Pettinelli con la sua energia e con la sua forza. Lui stesso ha dichiarato di essere particolarmente legato a questo brano, forse più che a tutti gli altri. È entrato subito nelle playlist di tantissimi ascoltatori, tanto da regalargli il suo primo disco d’oro, il secondo dell’edizione, dopo quello di LDA. E pensare che inizialmente voleva cestinarlo perché pensava che nessuno l’avrebbe capito! Credo che sia stata una scelta azzeccatissima quella di portarlo ai casting: è un pezzo romantico ma orecchiabilissimo, nel quale è riuscito a mettere insieme il suo lato più contemporaneo e fresco con quello un po’ più introspettivo. Ed è proprio quest’ultimo aspetto che Albe ha deciso di mettere a fuoco in Prima di te: una storia che probabilmente è finita ma che si fatica a lasciare andare perché ci ha insegnato cosa significhi amare veramente. Albe riesce a interpretare alla perfezione il turbamento espresso dal pezzo, senza però appesantirlo e drammatizzarlo troppo, confermando sempre il suo equilibrio tra leggerezza e profondità. Stesse caratteristiche che ha, come a voler chiudere un cerchio, anche l’unico pezzo inedito dell’ep, Settimocielo. Qui Albe è però più esplicito nella descrizione di questo amore, che viene raccontato con l’accompagnamento di una batteria molto incisiva.

Albe. Fonte: Witty tv

Uno dei punti di forza di Albe è sicuramente nei testi, nei quali si diverte tantissimo a combinare i termini nei modi più originali e stravolgenti. Questa caratteristica è facilmente riscontrabile in Così bello, il secondo inedito che ha presentato nella scuola. Il pezzo è ricchissimo di giochi di parole (Resto qui immobile fermo restando che); di termini che vengono ripetuti per essere stravolti (Altro che girasoli giro solo, dimmi se giri sola che sono un po’ geloso). Geniale e immediato! Il pezzo è piaciuto tantissimo anche a Zef, che ha deciso di produrlo, inserendoci il fantomatico giro di basso che ha caricato tantissimo lo stesso Albe.

Nella seconda parte del percorso, Albe ha lasciato spazio al suo lato più “ballerino”. D’altronde, se lo può permettere, avendo una fortissima presenza scenica: spesso si muove sul palco e sa benissimo come intrattenere il pubblico. Ed ecco quindi nascere Giravolte, un brano che racconta l’innamoramento e la sua storia con Serena, che gli ha rubato il cuore durante la permanenza in casetta, facendogli conoscere un amore bello come non ne aveva mai vissuto. È proprio lei quella che quando balla fa le giravolte! Con i suoi tanto amati giochi di parole, Albe ci racconta l’esitazione degli inizi, che li ha portati poi ad avvicinarsi piano piano, a togliere le maschere e a lasciar spazio al sentimento e alle emozioni. La produzione è super accattivante, con un beat studiato e dosato al millimetro per rimanerci nelle orecchie. E alla stessa sorte credo sia destinato anche Karma, l’ultimo inedito che ha presentato nella scuola. Il testo ha tutti gli elementi base del tormentone estivo: il tornare la mattina dopo, il costume, il sapore Mediterraneo… Ma, soprattutto il sound, con tanto di inserto di baciata all’inizio della seconda strofa, ci invita tutti ad andare in spiaggia a ballarlo finché scende il sole ma poi spunta l’alba!

Insomma, strabello questo ep, Albe!

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