Amici 21; la sesta puntata del serale

L’intensità di Alex e Luigi e l’energia di Michele e Serena. La sconcertante eliminazione di LDA. Tutti gli aspetti più rilevanti del sesto appuntamento!

Rieccoci qua! Altro giro altra corsa. Sabato è andata in onda la sesta puntata del serale di Amici. Le squadre diventano sempre meno numerose e questo permette ai professori di poter dare sempre più visibilità ai pochi allievi rimasti. La finale si avvicina. I giudici ormai conoscono i ragazzi, i loro punti di forza e le loro fragilità. Per questo il gioco si fa sempre più duro: ormai non basta più essere bravi, ma bisogna sorprendere. E a proposito di stupore, ora vi racconto un po’ chi ha stupito me in questo sesto appuntamento.

Protagonista della prima sfida della prima manche è Alex. Settimana rosea per lui! Ha finalmente conquistato il suo primo disco d’oro con il singolo con il quale si è presentato a settembre, Sogni al cielo. Apre la sua serata interpretando un pezzo di un artista che secondo me gli è molto congeniale. Già a dicembre aveva cantato un brano di Harry Styles, Falling, che gli era valso il primo posto nella classifica stilata da Fedez. Questa volta, invece, è il turno di Adore you. Nei mesi scorsi, Alex ha detto che, dopo essere stato a Londra per diverso tempo, ha deciso di tornare in Italia perché crede che la nostra lingua sia un mezzo più efficace per far passare quello che vuole trasmettere nelle canzoni. Nonostante questo ogni volta che porta sul palco un brano internazionale, io lo vedo già pronto a varcare i confini del nostro Paese e a portare la sua musica in tanti altri posti del mondo! Mi è parso poi di cogliere qualcosa di nuovo nella sua interpretazione di questo pezzo: Alex cerca in maniera particolare con gli occhi il pubblico, attraverso uno sguardo che quasi quasi sembra ammiccante (d’altronde lo richiede la canzone stessa) e lo fa in maniera molto credibile, nonostante la presenza scenica e lo stare sul palco siano sempre stati un po’ il suo tallone d’Achille. Un ulteriore passo in avanti per lui!

Alex. Fonte: Witty tv

Nella seconda manche, Alex torna sul palco con un brano in italiano. Dovete sapere che i Modà sono la mia band italiana preferita: il loro sound riconoscibilissimo e i testi di Francesco Silvestre sono, a mio avviso, i due punti di forza di questo gruppo che ha lasciato e continua a lasciare un segno fortissimo nella storia musicale del ventunesimo secolo, attraverso canzoni che sono ormai diventate delle pietre miliari per la mia generazione. Una delle caratteristiche umane che ho sempre apprezzato tantissimo di Kekko è sicuramente il suo gran cuore, il voler essere al fianco, nel suo piccolo, di molti artisti emergenti, per poterli aiutare ad ottenere quello che lui si è sempre dovuto guadagnare a fatica. Una di questi è Alessandra Amoroso, alla quale, nel 2010, ha donato Urlo e non mi senti. Spesso accade, però, che lui stesso decida di interpretarla durante i live dei Modà, in una versione che a me piace veramente tantissimo. Insomma, paragonare Alex all’originale sarebbe stato per me semplicissimo. Invece questo non è successo: non ho pensato a Kekko neanche per un secondo; me l’ha fatto totalmente dimenticare. La sua è un’interpretazione di cuore, che è un po’ il suo marchio di fabbrica: Alex sa emozionare senza mai strafare, misurandosi sempre. La ciliegina sulla torta è sicuramente la coreografia eseguita alle sue spalle da Elena d’Amario: Alex sembra voglia creare una connessione con lei, connessione che si realizza e si mantiene per tutta la durata del pezzo, grazie anche all’energia che lei, orgoglio italiano nel mondo, sprigiona ogni volta che sale sul palco.

Chi più mi ha stupita in questa puntata è stato Michele. Tutte le sue performances in questo serale sono state sicuramente mozzafiato e anche la giuria non ha mai ritardato a ricordarlo. Sabato sera, però, questo ragazzo ci ha mostrato un nuovo lato di lui. Porta sul palco Puttin’ on the ritz, una coreografia che esce sicuramente da quello in cui siamo abituati a vederlo di solito; non solo dal punto di vista dello stile: il pezzo è ironico ed è quindi forse la prima volta che lo vediamo cimentarsi in una coreografia che richiede anche un’interpretazione importante. Michele si diverte tantissimo e fa divertire; sicuramente può permetterselo anche grazie alla sua grandissima preparazione, che gli dà la possibilità di non dovere pensare troppo all’esecuzione e di poter interpretare al meglio. Per questo, porta a casa il punto.

Michele. Fonte: Witty tv

In quasi tutte le edizioni di Amici ci sono stati dei ballerini classici bravissimi; spettacolari, oserei dire. Credo che il valore aggiunto di Michele sia il fatto che non faccia percepire minimamente la fatica che sente ogni volta che fa una variazione: per eseguire quei salti sicuramente ci vuole una forza incredibile, ma lui ci fa arrivare solo quella, mai lo sforzo impiegato. Ed è sicuramente anche per questo che, nel Don Chisciotte, guadagna in maestria e in eleganza. Nella seconda manche, poi, torna di nuovo sul palco con una coreografia che definirei quasi maestosa. Michele parte di spalle, ma, non appena si gira, cattura subito lo sguardo su di sé, in maniera imponente; la musica è epica, ma probabilmente lui lo è altrettanto. È proprio grande! E non parlo solo della sua altezza e della sua corporatura: mi sembra che, ogni volta che si esibisce e allarga le braccia, riesca ad occupare tutto lo spazio del palco, che sia totalmente padrone della scena. I giudici lo apprezzano e, per questo, gli danno nuovamente il punto, quello decisivo per la vittoria della seconda manche.

“Perché non l’avete rifiutato questo guanto?” chiede Stefano a Rudy riguardo al guanto di sfida di Sissi e Alex contro Luigi e LDA. Caro Stefano, non sono proprio d’accordo! Se piovesse il tuo nome è sicuramente più nelle corde di Sissi e Alex, soprattutto dal punto di vista dell’estensione vocale che il pezzo richiede, essendo di Elisa. Ma credo che i due maschietti abbiano comunque trovato la loro chiave per interpretarlo. In uno degli articoli precedenti, ho sottolineato quanto mi avesse stupito che Luigi, pur essendosi emozionato di fronte ad una sorpresa ricevuta poco prima dell’esibizione, subito dopo era stato prontissimo ad entrare nel pezzo, dando vita, secondo il mio umilissimo parere, ad una delle sue interpretazioni più forti. Sabato ho avuto la stessa identica sensazione. Appena inizia a cantare, con gli occhi chiusi, ci porta subito con lui dentro il racconto, e io penso di aver sentito anche qualche brividino. Luca, dal canto suo, ha inserito delle parti scritte da lui, che mi sono sembrate molto azzeccate e perfettamente in linea con tutta l’esibizione. Questi due ragazzi hanno fatto di tutto per portare a casa una bellissima interpretazione, e ho sentito fortissimo il timbro lasciato dalle loro personalità, a tal punto che poteva sembrare un pezzo loro. Sicuramente è stata una versione distantissima dall’originale, ma quando qualcosa è bello è bello, no?

Luigi e LDA. Fonte: Witty tv

Luigi, al pomeridiano come al serale, si è spesso cimentato in pezzi di grandissimi artisti che hanno fatto e che continuano a fare la storia. Bella senz’anima è un immenso capolavoro di Riccardo Cocciante, nel quale lui stesso ha sempre portato la sua interpretazione di pancia, piena di rabbia e di dolore allo stesso tempo. È forse il pezzo in cui si vede maggiormente il contrasto tra il suo carattere estremamente timido e pacato e la fortissima carica emotiva che mette ogni volta che canta. Pensandoci bene, questa descrizione calza a pennello anche su Luigi. È un ragazzo che non parla molto, anzi, fatica proprio a farlo. Ma quando canta sa quello che dice e cerca di trasmetterlo con tutto se stesso. Il pezzo ha un crescendo continuo e Luigi segue perfettamente l’andamento del brano: parte piano, raccontandoci la storia, quasi sussurrando, ma poi la rabbia e il dolore esplodono nel ritornello.

Luigi. Fonte: Witty tv

Uno dei punti di forza di quest’esibizione (e del modo di interpretare di Luigi in generale) è sicuramente il fatto che non toglie mai lo sguardo dalla telecamera, come se volesse guardare negli occhi tutti noi a casa, e questo non può far altro che farci arrivare la sua interpretazione in maniera ancora più forte. Ogni volta che finisce di cantare pezzi del genere, Luigi impiega sempre un po’ per riacquisire la sua espressione “normale”: ci mette qualche secondo a riaprire gli occhi, fatica ad alzare lo sguardo. Questa per me è un’ulteriore testimonianza di quanto lui si immerga totalmente nelle canzoni e di quanto siano autentiche le sue interpretazioni.

Sabato sera, Serena ha fatto l’esibizione che forse mi è piaciuta di più da quando è entrata nella scuola, sulle note di Le cose che non dico, l’ultimo singolo di Giordana Angi. Ogni volta che la vedo ballare, ho l’impressione che questa ragazza abbia un’energia inesauribile! È perfettamente sincronizzata con i professionisti, sembrano essere un’unica cosa e lei non sfigura affatto. Sicuramente l’espressività del suo viso l’aiuta in questo, visto che Serena credo abbia una forte capacità interpretativa. Ma lei è in grado di trasmettere anche con il corpo: mi è apparso di leggere perfettamente tutti i movimenti, come se il corpo disegnasse esattamente l’andamento del brano. Il tutto sicuramente rafforzato anche dal fatto che Serena riesce a far arrivare la voglia e la necessità che ha di ballare. Questo viene percepito anche dalla giuria, che la salva per prima dal ballottaggio.

Serena. Fonte: Witty tv

Un ragazzo che conferma la sua ascesa e i suoi miglioramenti è sicuramente Albe. Se durante il pomeridiano ha avuto diversi momenti critici, che hanno messo fortemente a rischio anche il suo accesso al serale, puntata dopo puntata sta dimostrando la sua ripresa. Si esibisce in un duetto con Dario ne Il gatto e la volpe di Bennato. Scrive delle barre a proposito delle truffe sugli acquisti online. Ancora una volta, (come ho già detto nell’articolo della settimana scorsa riguardo alla sua esibizione sul tema dell’ecologia), risulta credibile e assolutamente non retorico. Albe è un ragazzo estremamente trasparente e spontaneo, e quando riesce a mettere queste due doti anche all’interno delle sue performances, fa davvero la differenza. In alcune parti addirittura parla, dicendo esattamente ciò che direbbe un truffatore del web, e gli riesce veramente bene. Anche la parte riscritta da lui l’ho trovata molto efficace, perché è riuscito a denunciare un fenomeno che coinvolge sempre più persone senza però renderlo pesante, ma, anzi, giocandola sull’ironia. La complicità con Dario è evidente; si muove tantissimo, in alcuni punti esegue lui stesso la coreografia, divertendosi. Il messaggio, però, arriva dritto al pubblico e alla giuria, che gli dà il punto.

Dario e Albe. Fonte: Witty tv

Purtroppo, ahimè, anche quest’ultima eliminazione è stata un po’ un colpo al cuore. Già dalla prima esibizione si è visto che qualcosa in LDA non andava. In Se bruciasse la città, Luca lo maschera bene, si muove sul palco e tenta di mantenere lo sguardo vivo e sicuro; tutto sommato porta a casa una bella performance, ma si sente che qualcosa manca. Sembra quasi che la voce fatichi ad uscire; infatti, appena finito di cantare, cerca lo sguardo di Maria e fa di no con la testa. Si riprende poi al primo ballottaggio; è contento e si diverte tanto ad interpretare Bandana, il suo ultimo singolo: salta, sorride e gioca con il pubblico. Ma appena scopre di essere il primo eliminato provvisorio, confessa di non essere proprio in forma, di stare attraversando un periodo per lui non semplice, in cui ormai non canta più per se stesso ma per far contenti gli altri, la sua famiglia in particolare. Anche nel ballottaggio finale con Dario e Nunzio porta uno dei suoi inediti, Scusa, dove un po’ riesce ancora a mascherare la tensione. Quando, però, al ballottaggio con lui è rimasto solo Nunzio, Luca crolla cantando Caruso, scoppiando in lacrime appena terminata l’esibizione. Sicuramente non è precisissimo, ma, su consiglio di Rudy, riesce a metterci il cuore, e personalmente mi è arrivato tutto quello che voleva trasmettere.

LDA è uno dei sopravvissuti dal 19 settembre. Entra nella scuola e subito viene messo davanti al confronto artistico con suo papà. Luca ci soffre, vorrebbe semplicemente essere apprezzato per quello che è, ma ogni volta il discorso viene riportato al fatto che sia un po’ un Gigi d’Alessio 2.0, soprattutto da Anna Pettinelli. Lei stessa continua poi a ribadire che la sua scrittura sarebbe troppo banale, semplicistica, che parla d’amore in maniera sentita e risentita. Ma Rudy, il suo prof, non è d’accordo, anzi: trova che questo sia uno dei mezzi più efficaci che lui ha di arrivare alla gente. Non a caso, Luca è stato il primo dei ragazzi della scuola a raggiungere il disco d’oro (e, al momento, è l’unico ad aver ottenuto il disco di platino).

LDA. Fonte: Witty tv

I problemi per lui però non nascono solo dalle critiche. Un produttore importante (d.whale) si offre di produrgli il suo primo inedito. Luca inizialmente è felicissimo, ma, la prima che prova a registrarlo, va completamente in ansia: non riconosce più la sua canzone, gli sembra troppo velocizzata e reagisce male, usando dei termini piuttosto forti, tanto che Rudy decide di sospendergli la maglia. Il suo prof però, continua a credere in lui, aiutandolo a comprendere i suoi errori e a crescere. Gli è vicino soprattutto nelle critiche rivoltegli riguardo al costante confronto con suo padre, tanto che, un giorno, gli propone addirittura di portare in puntata un suo pezzo. Ma neanche questo basta a convincere Anna, che continuamente lo manda in sfida; nessuno, però, riesce a batterlo. Nonostante ciò, Luca si butta sempre più giù, fino ad arrivare ad aver paura di cantare: anche il pubblico inizia a rivolgergli accuse di raccomandazione e per questo, ogni volta che si esibisce, sente un peso addosso. Finché, un giorno, decide di incontrare Rudy per raccontargli tutte le sue paure e le sue ansie. Il suo prof lo ascolta a lungo, in silenzio. Dopodiché, gli ricorda una cosa molto importante: l’amore che riceve dal pubblico, il fatto che ci siano tantissime persone che ascoltano la sua musica… sono tutte conseguenze che non possono essere dovute a nessun tipo di raccomandazione; sono tutti traguardi che si è guadagnato da solo, con le sue forze e il suo talento.

Luca arriva al serale, dov’è più in forma che mai: ha capito che non deve cantare per far contenti gli altri, ma, prima di tutto, per se stesso; il resto avverrà naturalmente. È fortissimo, piace tanto alla giuria, dalla quale riceve tanti complimenti e spesso prende punti. Anche il pubblico è dalla sua parte. Per questo, mi piacerebbe tantissimo sapere come mai, in questi ultimi giorni, si sia così spento. Mi è dispiaciuto davvero molto sentirgli dire, dopo aver saputo di essere stato eliminato, che era giusto così, che lui non aveva la testa per continuare a star dentro la scuola. Probabilmente, dopo sette mesi di alti e bassi, la pressione ha un po’ schiacciato anche lui, non dandogli la possibilità di dare il massimo.

LDA. Fonte: Witty tv

Luca è stato oggettivamente uno dei pilastri di questa edizione. Oltre al lato artistico, è un personaggio: Maria si è spesso divertita a scherzare con lui, magari facendogli indovinare chi sarebbe stato il primo nella classifica degli streaming settimanali o chi sarebbe stato l’ospite della puntata. Lo ha spesso preso in giro quando guardava con occhi sognanti le ballerine professioniste che dimostravano le coreografie durante il pomeridiano. Eh sì, perché il ragazzo ha proprio un bel caratterino! Ogni volta che c’era una discussione in casetta, soprattutto per le mancate pulizie, lui era sempre in mezzo, ma il suo spirito napoletano e il suo dialetto erano sempre pronti a smorzare la tensione. Mi si è riempito il cuore quando sabato, tra le lacrime, dopo aver ricevuto il verdetto, è riuscito a scherzare dando del maleducato a suo papà per il fatto che non ha fatto gli auguri di Natale a Maria. Luca è una persona buona: c’è sempre stato nei momenti di sconforto degli altri e, soprattutto, era probabilmente il più bravo a trovare le parole giuste ogni volta per risollevare l’animo dei suoi compagni. È un libro aperto, dice sempre quello che pensa, nel bene e nel male, pagandone anche le conseguenze, quando necessario. Ma più il tempo è passato, più i suoi passi falsi sono diminuiti. È cresciuto, non solo dal punto di vista artistico, ma anche dal punto di vista umano.

Proprio per questo, per il fatto che Amici è un percorso, ero convinta che LDA potesse essere uno dei finalisti e, perché no, anche vincere il programma. Ma penso che la vera vittoria lui possa ottenerla adesso, vedendo quante persone, al di fuori del programma, gli vogliono bene e sono pronte ad inondarlo d’amore e a sostenerlo. È veramente un ragazzo di cuore, e questo, per fortuna, la gente l’ha capito.

LDA. Fonte: Witty tv

In bocca al lupo per tutto, Luchino!

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