Amici 21; la seconda puntata del serale

La brillante rinascita di LDA e di Alex. Crytical vince il ballottaggio. Tutti i punti salienti di questo secondo appuntamento!

Eccoci qua! Siamo già al secondo appuntamento del serale di Amici. Anche questa puntata è stata ricca di tante e belle esibizioni; i cantanti questa settimana ci hanno deliziati (finalmente!) con dei duetti molto emozionanti ed energici, mentre i ballerini si sono cimentati in dei balli di coppia che ai miei occhi sono risultati dei veri e propri momenti di spettacolo! La gara si fa ogni settimana più serrata e intensa, con i ragazzi che dimostrano una grandissima voglia di mettersi in gioco e dimostrare quanto valgono. Anche il pubblico è sempre più attento e pronto a sostenere i ragazzi attraverso grida d’affetto e cartelloni colorati. Ora, siccome anche io, nel mio piccolo, ne faccio parte (anche se, aimè, di quello seduto comodamente sul divano di casa) anche questa settimana sono felice di condividere con voi le mie impressioni e le mie sensazioni.

Partirei da un giovane uomo che fin dal primo giorno ho osservato con una particolare attenzione: ho sempre amato gli artisti napoletani fin da bambina, forse perché, già allora, mi arrivava la loro grande emotività e il forte desiderio di mettere il cuore in tutto quello che fanno. Non vi nascondo, quindi, che uno dei miei cantautori preferiti era proprio Gigi D’Alessio. Quando ho saputo che a questa edizione avrebbe partecipato uno dei suoi figli, ero curiosissima, perché non sapevo proprio cosa aspettarmi! Devo dire che, in faccia alle malelingue, LDA ha dimostrato in questi mesi di essere tutt’altro che raccomandato, raggiungendo dei risultati assurdi in termini di favore del pubblico (allo stato attuale, è l’unico dei ragazzi di quest’anno ad aver raggiunto il disco di platino), dal quale è riuscito a guadagnarsi un affetto immenso. Purtroppo, però, negli scorsi mesi, LDA ha molto sofferto il fatto che molte persone gli dessero del “figlio di papà” e continuassero a fare il paragone con il padre; questo lo ha portato ad avere paura di cantare, di esprimersi pienamente, cosa che lui stesso ha riconosciuto. Sono molto contenta di constatare che, invece, in questa seconda puntata, mi è sembrato totalmente rinato, libero da ogni preoccupazione. La seconda puntata del serale è aperta proprio da lui, in un duetto con Luigi sulle note di Per colpa di chi. Vi confesso che, più riguardo questa esibizione, più mi piace! Mi piace tantissimo innanzitutto la loro energia, un’energia non egoriferita, ma che coinvolge tutti. Si muovono sul palco, cercano il pubblico, non perdendo, però, il focus su musicalità, vocalità ed interpretazione. LDA e Luigi si cercano, si stuzzicano e portano a casa proprio una bella performance. La cosa sulla quale vorrei soffermarmi, però, è proprio la voce di Luca. Non trema più, è piena e sicura. Ed è proprio per questo che mi è arrivato tantissimo anche sulle note di Vorrei; l’ho trovato molto autentico e ho sentito tanta verità nelle sue barre, che sono arrivate dritte non solo perché semplici e dirette, ma perché “raccontate” nel modo giusto: dolce, delicato, ma deciso. Ho riscontrato la stessa sicurezza anche nella sua ultima esibizione della serata, Una direzione giusta, nella quale credo che il suo punto di forza sia stato anche il fatto di averla resa molto personale, facendoci dimenticare completamente dell’originale, nonostante sia uno dei brani che più abbiamo sentito negli ultimi mesi.

Luigi e LDA. Fonte: Witty tv

Finora ho parlato di LDA e ho voluto sottolineare quella che mi sembra una sorta di rinascita da parte sua. Questo termine lo trovo molto appropriato anche per un altro degli interpreti in gara. Il giorno in cui Alex è entrato nella scuola, sono rimasta senza parole. Mi è bastato sentire una sola volta il ritornello di Sogni al cielo per capire che questo ragazzo ha veramente qualcosa di speciale (aggettivo che gli è stato accostato, durante il pomeridiano, dalla mitica Loredana Bertè). Non parlo della sua estensione e della sua bellissima voce, che sicuramente sono dei bei valori aggiunti. Credo che lui abbia una capacità di trasmettere emozioni veramente forte, ma senza mai strafare o esagerare. Diciamo che è come se ti desse dei pugni nello stomaco ma non ti facesse male. Un ossimoro? Forse, ma credo renda bene la complessità della sua anima. Dicevo, rinascita: nelle ultime settimane, artisticamente parlando, ho trovato Alex un po’ spento; certo, è talmente bravo che anche quando è al 50 per cento riesce a fare comunque una buona figura. Ma mi mancava un po’ della sua bella emotività. Fortunatamente, il duetto con Sissi su Just give me a reason è stato un bel bicchiere di acqua fresca. Appena Alex ha iniziato a cantare la sua strofa ho proprio pensato “Eccolo! È tornato!”. Va dritto come una lama, carica al punto giusto le singole parole e il risultato è eccellente. Per non parlare poi dell’alchimia tra loro due, che non si sono mai tolti gli occhi di dosso e sono riusciti ad amalgamare le loro voci in maniera perfetta. E poi, concedetemelo: quanto erano belli!? La serata per Alex prosegue nel migliore dei modi: al ballottaggio canta I won’t let you go di James Morrison. Sa benissimo quello che sta cantando ed è intenso al punto giusto; è un po’ come se, anche se il brano non è in italiano, chiunque potesse capire benissimo il messaggio che la canzone racchiude.

Sissi e Alex. Fonte: Witty tv

Rimanendo sul tema della rinascita, direi che è giunto il momento di parlare di lei. Questa settimana non ho avuto dubbi: Carola era proprio al top della forma! Il giorno in cui è entrata, a settembre, la maestra Celentano ha subito apprezzato di lei il fatto che avesse voglia di sperimentare, tanto che, nei mesi scorsi, si è spesso cimentata in tantissimi stili di danza diversi, a volte anche veramente distanti dal suo mondo, la danza classica. Sabato sera Carola ha portato sì in scena il suo stile, ma su Pump it dei Black eyed peas. L’ho trovato un vero e proprio momento di spettacolo, sicuramente supportato anche dalla scenografia e dai ballerini professionisti alle sue spalle. Ma il vero spettacolo per me è stata lei: sicura, dritta, con l’occhio della tigre; il suo sguardo lasciava trapelare proprio tutta la voglia di dimostrare quello di cui è capace. Con la sua tecnica ci ha stesi tutti! Spero tanto abbia finalmente ritrovato la fiducia in se stessa e che riesca a mettere la stessa grinta e la stessa fierezza in tutte le prossime esibizioni.

Carola. Fonte: Witty tv

Direi che è giunto il momento di parlare di lui. Ogni volta che vedo e ascolto Luigi mi piace sempre di più, è incredibile. Dopo il duetto con LDA, finalmente abbiamo avuto l’opportunità di ascoltarlo su quello che, a mio avviso, è uno degli inediti più forti di questa edizione: Muro! Ogni volta che canta questo pezzo, Luigi è totalmente padrone del palco, il pubblico è in delirio e nessuno dei prof riesce a star fermo. La sua performance, poi, aggiunge ulteriore potenza alla carica che già di per sé caratterizza il brano, tanto che i giudici non ci pensano due volte a salvarlo dal ballottaggio. La parte più bella, però, deve ancora arrivare. Luigi raggiunge il centro del palco per esibirsi in Un tempo piccolo, un pezzo che, da piccolino, cantava insieme a suo papà e a suo fratello, durante dei giri in bicicletta. Maria, ovviamente, non si fa sfuggire l’occasione: si fa inviare il video di quei momenti e decide di mostrarglielo prima dell’esibizione. Il fatto che per me è disarmante è che Luigi, dopo essersi visibilmente emozionato davanti a quelle immagini, ringrazia, si sistema, appoggia le mani sul microfono, inizia a cantare e già dopo tre parole ci porta in un’altra dimensione, quella di un brano intenso, scritto da uno degli artisti più grandi della nostra storia, Franco Califano. Pesa le parole, sa quello che dice e ci fa capire il significato di quello che sta interpretando. E questo è un dono innato, un talento grandissimo, che forse si iniziava già ad intravedere in quel bimbo che canticchiava durante i suoi pomeriggi in bicicletta.

Luigi. Fonte: Witty tv

Luigi torna poi sul palco per il guanto di sfida contro Crytical. I due ragazzi si devono cimentare in tre dei brani più fortunati degli ultimi anni: Concedimi, Destri e La genesi del tuo colore. La difficoltà di questo tipo di prova è proprio il fatto di riuscire ad uscire da un brano e, in pochi secondi, entrare nel mood di quello successivo. Niente da fare: riesce egregiamente anche in questa operazione e, soprattutto nel pezzo di Gazzelle, i destri sono arrivati tutti direttamente allo stomaco.

A questo punto concluderei con colui che in questa puntata ha messo tutto se stesso ed è forse proprio per questo che è riuscito a salvarsi nel ballottaggio finale. Crytical è entrato nel programma a dicembre, ma il suo ingresso “tardivo” non ha influito in negativo sull’amore del pubblico. Fin da subito, è riuscito a guadagnare diversi consensi tra il pubblico e la stima di molti dei suoi compagni. La scorsa settimana, per una serie di circostanze, non è riuscito ad esibirsi ed è probabilmente per questo che, in questo secondo appuntamento, ha dato il massimo. Crytical ha sempre dimostrato un grandissimo talento nella scrittura, nonostante la sua giovane età: i suoi testi trattano temi scomodi, ruvidi e lui li porta sul palco in maniera assolutamente credibile. Sabato ho trovato in lui una forza particolare nel modo di interpretare i suoi brani: oltre alla sua potenza nelle parti rap, che è stata fin dalle sue prime esibizioni nella scuola evidente a tutti, mi è sembrato anche molto più sicuro e deciso nelle parti cantate. Credo di aver letto nei suoi occhi una fame particolare, di musica, di palco, di esprimersi. Probabilmente il pensiero di andare a casa ha fatto sì che spingesse ai massimi livelli la sua capacità interpretativa. Bravo Francesco!

Crytical. Fonte: Witty tv

Ecco, avevo promesso che con Crytical avrei concluso, ma non posso non dire qualcosa su due artisti fuori gara. E non parlo semplicemente della gara per la vittoria di questa edizione di Amici (anche perché, se vogliamo essere precisi, Amici l’hanno già vinto entrambi), ma del fatto che, secondo me, sono destinati a diventare davvero due fuoriclasse: Giulia Stabile e Irama. Finalmente abbiamo visto Giulia ballare di nuovo! Mi era mancata tantissimo. Lei, che prima dimostra tutti i suoi 19 anni, poi, appena mette piede sul palco è stupenda. Leggera, delicata, espressiva, mai fuori luogo; penso proprio che sia un talento puro destinato a diventare grande. E che dire di Irama: ha fatto già un percorso bellissimo dalla sua vittoria di quattro anni fa, quando già si vedeva la sua innata capacità di tenere il palco e di interpretare. Filippo ha imparato a conoscere meglio la sua voce e a sperimentare ai massimi livelli le sue potenzialità, dando vita, nel suo ultimo album Il giorno in cui ho smesso di pensare, uscito il 25 febbraio, a dei brani intensi ma allo stesso tempo estremamente accattivanti. E io sono pronta a farmi stupire ancora.

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